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"Wagliò, vid u campett ngap a serr e nan t'fa fess!"

Aggiornamento: 24 apr 2020


Un nostro concittadino ci ha inviato un'importante segnalazione per denunciare lo stato di degrado in cui versa uno degli spazi "verdi" del nostro paese:


"Buongiorno ragazzi di vox populi. Vi contatto per segnalarvi le condizioni in cui oggi versa il campetto di via Giuseppe di Vittorio conosciuto comunemente come "u campett d ngap a serr".

Ad oggi il campetto, in stato di semi-abbandono, viene frequentato soprattutto da ragazzi adolescenti . Mi rivolgo a voi perché siete un filo conduttore diretto con i giovani di Grassano, affinché attraverso i vostri post e messaggi possiate far capire che i loro comportamenti sono sbagliati verso le persone e verso la natura, la stessa per cui magari il sabato si rifiutano di andare a scuola per manifestare la loro indignazione contro la plastica ed il surriscaldamento globale"


Il verde non è solo il colore delle nostre magliette, è anche il simbolo di uno spirito orientato verso la speranza e verso il rispetto per l'ambiente. Contate sul nostro appoggio nella diffusione di messaggi di denuncia dei gesti dannosi o di plauso delle azioni di riqualificazione e sensibilizzazione.


Le foto inviateci dimostrano che la situazione del campetto "ngap a serr" è tutt'altro che verde. Gesti simili danneggiano gli altri e voi stessi, perciò, per favore, "non vi fate fessi!"

I più piccoli gesti irresponsabili di ciascuno di noi sono la causa delle più grandi catastrofi ambientali che stiamo vivendo nel ventunesimo secolo.

Non è esagerazione: provate a moltiplicare un tappo di bottiglia gettato a terra per sei miliardi di persone.

Il prato dove oggi buttate una bottiglia sarà lo stesso in cui vostro fratello (o vostro figlio) andrà a giocare domani, con il rischio di ferirsi con il vetro o ritrovarsi circondato da plastica e rifiuti.

Ringraziando il grassanese che ha prontamente lanciato questo "allarme", ci salutiamo con un piccolo promemoria che contiene delle buone linee guida per ciascuno di noi:


Come non farsi fessi:

1. Se abbiamo in mano un rifiuto ricordiamo che i gradoni, la strada, i marciapiedi, non sono cassonetti: sono tutti spazi del paese. Quindi sono spazi nostri.

2. "Fatevi gli spazi vostri!" è la frase che dovremmo urlare a chi lascia una lattina vuota sugli scalini di casa. Non limitiamoci alle chiacchiere, indichiamo il cestino più vicino

3. Se abbiamo qualcosa da buttare mentre siamo in macchina, conserviamola e aspettiamo di scendere. Neanche il finestrino è un cassonetto.

4. Se un nostro commensale lascia il cartone della pizza e la bottiglia di birra nel parco dove abbiamo appena consumato un banchetto si vede che non è un ospite gradito, sembra proprio che non sappia rispettare casa nostra. Invitiamolo a raccogliere gli arnesi.

5. Soprattutto quando siamo con gli amici ricordiamo i buoni principi del non farsi fessi per impedire che anche qualcuno di loro cada in questa trappola autolesionista


Cari amici, coetanei e non, condividiamo tutti gli stessi spazi e siamo tutti in egual misura "proprietari" dello stesso ambiente su questo pianeta (già gravemente colpito dalle malefatte dell'uomo (in realtà, sarebbe più utile capire che siamo tutti ospiti di un pianeta che potrebbe vivere benissimo senza di noi).

Peggiorare la situazione non giova a nessuno.

Mettiamocela tutta per imparare a rispettare e rispettarci.

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